Le stragi nazi-fasciste in Italia dal 1943 al 1945
3 ottobre 2017 ore 16,30
presentazione nella Biblioteca Nazionale di Napoli del volume di Gianluca FULVETTI e Paolo PEZZINO
"ATLANTE delle stragi nazi-fasciste in Italia ('43 - '45)"
Un voluminoso e corposo elaborato, dove non viene spesa una parola sull'ECCIDIO di NOLA dell'11 settembre 1943.
E' pur vero che il libro tratta di 5400 drammatici e cruenti episodi sotto varie etichettature, in tutta l'Italia, con oltre 24.000 vittime; di cui circa 500 nella sola Campania, con oltre 1400 morti,
ma è la PROVA EVIDENTE, questa, che l'ECCIDIO di NOLA, nonostante il rilievo che sta avendo negli ultimi tempi, dopo essere rimasto per molti anni nel dimenticatoio, e nonostante sia un chiaro e decisivo antefatto delle glioriose 4 GIORNATE di NAPOLI, non è ancora percepito dalla generalità dei cittadini e dagli ambienti della cultura e della storia italiani, come un FATTO STORICO.
Eppure l'orrore che fu perpetrato a Nola, fu il PRIMO CASO di reazione dell'esercito tedesco all'armistizio italiano di Cassibile, annunciato l'8 settembre '43; così come Napoli fu la PRIMA CITTA' in Europa, che insorse contro i Nazisti.
Se le cose fossero andate diversamente; se diverso fosse stato l'atteggiamento dei responsabili italiani verso i tedeschi, non è da escludere che molti altri obbrobri sarebbero stati evitati.
Molto strano. Come mai?
Ancora oggi, a 74 anni dagli eventi, vengono coperte COLPE gravissime ed evidenti dei GOVERNANTI e dei GENERALI italiani?
Ultimi commenti
Chi si contenta delle verità acclarate, è un fanatico. I pensatori veri cercano le ragioni segrete di ogni strategia politica e militare, per migliori apprendimenti, e condanne circostanziate .
Il giudizio espresso è parziale e fortemente etico, ideologico, politico e settario... e il terrorismo? La corruzione politica? La mafia? L'onnipotenza del potere? Il corporativismo ? ecc.
Un bellissimo testo, da far conoscere a tutti!
Lucida perfetta analisi che purtroppo lascia molti interrogativi sulle nostre possibilita' di essere finalmente annoverati tra le nazioni che abbiano saputo fare i conti con il proprio passato .